Spaccaossa

Genere: Drammatico

Regia: Vincenzo Pirrotta
Con: Giovanni Calcagno, Antonino Bruschetta, Selene Caramazza, Vincenzo Pirrotta
Esordio in cabina di regia per l'attore Vincenzo Pirrotta, che porta sul grande schermo una storia di malavita ambientata nella periferia palermitana. A dare vita alla trama è infatti un fatto di cronaca, che ha svelato una parte oscura della periferia palermitana. Tutto accade in un magazzino abbandonato dove un’imporvvisata ma scrupolosa organizzazione criminale orchestra mutilazioni, per simulare finti incidenti con lo scopo di ingannare l’assicurazione. La procedura è tanto semplice quanto diabolica, Vincenzo recluta le vittime, Francesco dirige il finto incidente con tanto di testimoni, Michele si occupa della burocrazia e Fasulina pensa alle fratture. Dall’alto di un’impalcatura, fanno precipitare sugli arti dei malcapitati una borsa piena di pesi da palestra, il tutto in cambio di una fetta degli indennizzi che riceveranno. La maggiorparte delle vittime è pronta a mutilarsi per pochi soldi, ma Machinetta vuole di più e ricatta l’organizzazione. Presentato al Festival di Venezia 2022 nella sezione Notti Veneziane, il film corre sul filo del disagio, raccontando una storia in cui vittime e carnefici sono accomunati dalla povertà, dalla disperazione e dalla necessità di trovare una soluzione. “La cupa vicenda degli Spaccaossa - racconta il regista Vincenzo Pirrotta- mi accompagna da quella mattina in cui una notizia di cronaca del giornale radio dell'alba ha conquistato i miei pensieri arrivando ad assumere le fattezze di un cancro da espellere”. “Per farlo - aggiunge Pirrotta- sentivo forte la necessità di raccontarlo. Intanto perché avveniva nel ventre molle di Palermo, la mia città, con tutto il suo feroce incanto, e poi perché man mano che mi addentravo nella storia di cronaca, dapprima per curiosa voglia di sapere e poi con il bisogno di sfogliarne i sostrati, avvertivo sempre più in me la sensazione di compiere una discesa agli inferi”.  “Da sempre – conclude l’autore- mi occupo di teatro civile e pensavo di farne un’opera teatrale: è stato poi Salvo Ficarra a convincermi che la storia aveva tutti i crismi per diventare un film. E ho cercato di farne un film pasoliniano, con la speranza che questa caratteristica venga fuori”.

Questo film non risulta attualmente in programmazione in alcuna provincia.