Il miglior regalo

Tutto è pronto per la scena finale: l'ultima sequenza di un western sta per essere girata con il più classico degli epiloghi in cui il buono ha la meglio sul cattivo. Vendetta consumata. Invece no: è proprio in quel momento che il regista opta per una modifica e decide di riscrivere il finale. Meno scontato, meno banale ma - soprattutto - che sappia anteporre alla vendetta una soluzione alternativa. E' il motivo per il quale intraprende un viaggio alla ricerca di un finale differente: c'è necessità di perdono, riconciliazione, pace in un contesto che sembra portare da tutt'altra parte. Entrano, così, nella pellicola - e a pieno diritto - il genocidio in Ruanda o le guerriglie in Colombia; entrano le storie di sofferenza di coloro che hanno dovuto fare i conti con perdite e dolore; entra una visione del mondo, delle persone e dei fatti antitetica rispetto a quella dominante. Dalla vendetta, appunto, al perdono.