Tuo, Simon

Si fa fatica a catalogarlo tra i teen movie di genere per almeno un paio di motivi: il primo è che vale la pena guardarlo, esempio più unico che raro, con l'auspicio che possa diventare modello cinematografico da imitare. L'altro è che la pellicola si sviluppa in maniera tale da lasciarsi alle spalle etichette e recinti di genere fino a sfociare abilmente in ambiti cinematografici che solo all'apparenza non le si confanno. Dramma e commedia hanno lo stesso equilibrio, nè mancano pennellate di sentimentalismo nobile e puro. Simon è un adolescente che non riesce a dichiarare la propria omosessualità ed è costretto, di rimando, a nasconderla fino a soffrirne. Il peso del segreto diventa, giorno dopo giorno, sempre più insormontabile: unica valvola di sfogo attraverso cui essere se stesso, il mondo virtuale. E' proprio online che inizia a legare con un compagno di classe di cui non conosce l'identità e che si nasconde sotto lo pseudonimo di "Blue". Quel che inizialmente è solo uno scambio di mail diventa presto amore con la A maiuscola ma un imprevisto rischia di compromettere ogni cosa...