L'assoluto presente

Genere: Drammatico

Regia: Fabio Martina
Con: Umberto Galimberti, Bebo Storti, Federica Fracassi, Marco Foschi, Francesca Tripaldi, Claudia Veronesi, Gil Giuliani, Yuri Casagrande
Milano, giorni nostri. Cosimo, Riccardino e Giovanni sono tre ventenni che a bordo di un Suv percorrono le strade deserte della città. A un certo punto, in prossimità di un parco, i tre fermano l'auto, scendono e aggrediscono un passante, apparentemente sconosciuto, in cui si sono casualmente imbattuti. Per fare luce sulle possibili motivazioni del gesto, sul perché dell'aggressione, la narrazione si snoda in tre episodi che raccontano i momenti precedenti e successivi all’accadimento dal punto di vista di ognuno dei tre protagonisti: Riccardino, il più timido, riconosce nell’aggredito un amico di infanzia e decide di raggiungere quella sera stessa il pronto soccorso dove è stato ricoverato per sincerarsi delle sue condizioni di salute; Giovanni usa le fotografie scattate durante l’aggressione come portfolio per entrare in una prestigiosa scuola di fotografia e seguire le orme del padre; Cosimo, infine, passa la giornata del suo compleanno a bordo del Suv che gli è stato appena regalato in attesa di ricevere l’incoronazione alla guida dell’azienda di famiglia. Fra dramma e thriller, il film di Fabio Martina si presenta come una fotografia cruda e amara del mondo giovanile dell’Italia di oggi favorendo al contempo una prospettiva positiva e propositiva, rivendicando i diritti delle giovani generazioni ad avere un futuro. Il titolo nasce dalla parole del filosofo Umberto Galimberti il quale, intervistato da Fabio Martina, sostiene che i “I giovan vivono in un l'assoluto presente e il futuro non lo vogliono vedere minimamente perché hanno paura dell’imprevedibile, del precariato, dell’insignificanza sociale”.

Questo film non risulta attualmente in programmazione in alcuna provincia.