La diseducazione di Cameron Post
Genere: Drammatico
Regia: Desiree Akhavan
Con: Isaac Jin Solstein, Christopher Dylan White, Dalton Harrod, Emily Skeggs, Quinn Shephard, Owen Campbell, Marin Ireland, Jennifer Ehle, Forrest Goodluck, Sasha Lane, John Gallagher Jr., Chloë Grace Moretz
Regia: Desiree Akhavan
Con: Isaac Jin Solstein, Christopher Dylan White, Dalton Harrod, Emily Skeggs, Quinn Shephard, Owen Campbell, Marin Ireland, Jennifer Ehle, Forrest Goodluck, Sasha Lane, John Gallagher Jr., Chloë Grace Moretz
1993. Montana. Quando la giovane Cameron Post viene sorpresa mentre bacia una ragazza durante il ballo della scuola, viene spedita in un centro religioso, God’s Promise, diretto dalla dottoressa Lydia Marsh, in cui una terapia di conversione dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità. Cameron, che mal sopporta la disciplina e i metodi del centro, stringe presto amicizia con altri ragazzi, con i quali riesce a creare una piccola e variegata comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.
Diretto dalla regista newyorkese di origini iraniane Desiree Akhavan, vincitore del Gran premio della giuria al "Sundance Film Festival" del 2018, il film è tratto dal romanzo di culto di Emily M. Danforth e consacra Chloë Grace Moretz (Suspiria, Hugo Cabret) come una delle migliori giovani attrici del cinema americano di oggi. Al centro della narrazione un tema attualissimo e delicato come quello della sessualità e dell'omosessualità che, affrontato attraverso l'esperienza di una ragazza in un centro di riabilitazione, viene trattato a partire dall'idea che a volte le buone intenzioni possono portare ad azioni terribili. Nelle note di regia Desiree Akhavan dice “Mi è piaciuto raccontare una storia ambientata in un centro di riabilitazione, il cui obiettivo è sempre farti stare meglio: ma cosa vuol dire esattamente stare meglio? È in realtà qualcosa che cambia da persona a persona. E nel caso del centro God’s Promise, come è possibile per Cameron stare meglio se non può to pray away the gay, come recita il classico slogan di questi campi religiosi? Questo è stato il nostro punto di partenza”.