Abracadabra

Scanzonata, a tratti grottesca e tanto leggera da non lasciare quasi traccia... ma solo all'apparenza. Già, perché tra i cunicoli della scenografia e le pieghe della sceneggiatura «Abracadabra» si lascia apprezzare anche per quello che prova a trasmette. Tanta leggerezza, pochissima superficialità. Carmen è donna e moglie imprigionata in un duplice ruolo che - per la medesima causa - risulta enormemente depotenziato: il problema è Carlos, il marito, diventato estremamente volgare e disattento, per nulla affettuoso e sempre incollato alla televisione a guardare le partite del Real Madrid. Per quanto non sembrino esservi all'orizzonte elementi di novità, ecco il colpo di scena. Al matrimonio di un parente, il cugino di Carmen, Pepe, si esibisce in un numero di ipnotismo amatoriale per il quale occorre un volontario. Carlos, puntando a screditare Pepe, si candida a ricoprire il ruolo. La situazione, da lì in avanti, sfugge di mano a tutti... Il film del regista spagnolo Pablo Berger è stato presentato nella sezione ufficiale al Festival del Cinema di Roma 2017.