Ferdinand

Aspetto feroce, corporatura imponente e corna da corrida: nella soleggiata Spagna Ferdinando è un esemplare di toro robusto, dal manto nero e lucente che malgrado l'apparenza, e a differenza di tutti i suoi amici, ha un temperamento docile e calmo, del tutto disinteressato alle dimostrazioni di forza e prepotenza o alla possibilità di diventare un temuto toro da corrida nell'arena di Madrid. Ferdinand aspira solo a una vita tranquilla. Quando dilata le narici e smuove il terreno con gli zoccoli, la gente corre per sfuggire alla sua carica, ma lui si sta suolo muovendo per annusare le margherite del prato. Un bel giorno Ferdinando fa amicizia con una bambina molto sveglia, molto più degli adulti che decidono di catturarlo e strapparlo alla sua vita tra i prati per farlo scalciare, sbuffare e prendere a testate i mantelli dei toreri nelle arene. Determinato a tornare alla sua famiglia, con l'aiuto dei nuovi amici della fattoria elabora un piano avventuroso che gli permetterà di tornare a casa. Servono stazza e zampe forti come le sue, e una buona dose di teatralità! La storia di un gigante dal cuore d'oro che dimostra quanto sia errato giudicare qualcuno solo dall'apparenza. Il pluripremiato Carlos Saldanha, già alla regia dei tre dei film della serie dell'"Era Glaciale", "Robots" e "Rio" e il suo sequel, dirige l'adattamento del libro per ragazzi scritto da Munro Leaf e illustrato da Robert Lawson nel 1936: "La storia del toro Ferdinando", libro divenuto in breve tempo popolare eppure ritenuto "sovversivo" per decenni nella Spagna franchista e bruciato da nazisti. Per trasformare in un lungometraggio il racconto breve, lo sceneggiatore Jordan Roberts (già co-autore dello script di "Big Hero 6") ha espanso la storia e inventato nuovi personaggi. Il libro era già stato portato sul grande schermo nel 1938 con il corto animato "Il toro Ferdinando" diretto da Dick Rickard e prodotto dalla Walt Disney Pictures.